Caserma

“In un giorno qualunque, guidato da una sottile curiosità, mi sono ritrovato davanti a una caserma abbandonata. L’edificio, ormai dimenticato dal tempo e dagli uomini, sembrava custodire segreti sepolti tra le sue mura silenziose. Mentre esploravo, l’unico suono era quello delle persiane che sbattevano al vento, quasi come se la caserma stessa cercasse di comunicare attraverso il linguaggio dimenticato degli oggetti lasciati alle spalle.

Questo luogo abbandonato, carico di storie non raccontate, mi ha spinto a riflettere sulla transitorietà della vita e sulle impronte che lasciamo nel mondo. Le fotografie che ho scattato cercano di catturare non solo la decadenza fisica dell’edificio ma anche l’eco delle vite che un tempo lo animavano. Ogni immagine è un tentativo di ascoltare e di tradurre in visione quel bisogno di ‘sentire’ qualcosa oltre il visibile, di connettermi con gli strati più profondi della storia e dell’esistenza umana.

Questo progetto è un invito a fermarsi e ad ascoltare i luoghi abbandonati, a cercare le storie nascoste dietro l’apparente silenzio. È una ricerca di bellezza nelle rovine, un dialogo tra il presente e il passato, tra ciò che è stato lasciato alle spalle e ciò che persiste, in qualche forma, nel nostro mondo.”